La Chiffon Cake, come l’Angel Cake, sono dolci che mi hanno sempre intrigato molto per la loro altezza vertiginosa. Ma in realtà nessun mistero, basta procurarsi stampo adatto e cremor tartaro ed i giochi sono fatti.
La consistenza del dolce una volta freddo è incredibile, talmente morbido e soffice che non so paragonarvelo a nient’altro di commestibile, quindi o venite a citofonarmi per assaggiarlo (e qui vi avviso che vi rimane davvero poco tempo a disposizione) oppure lasciate spazio alla nonna papera che è in voi facendola scucchiarare in cucina come un alchimista impazzito.
Prima degli ingredienti, un paio di dritte, lo stampo super alto di alluminio l’ho visto anche all’Auchan ed era come il mio (da 26 cm di diametro per 12 cm di altezza), senza i piedini esterni che servono per poi farlo riposare quindi a fine cottura per farlo freddare andrà poggiato al contrario su una gratella in modo tale che passi aria.
Se poi veniste assalite da dubbi esistenziali per il fatto che lo stampo abbia la parte del fondo semplicemente appoggiata su un bordino della parte laterale, senza nessun tipo di cerniera come nei nostri classici stampi da ciambellone, tranquille, anche se non so come, l’impasto non cola. Magia.
Cremor tartaro questo introvabile sconosciuto, non vi impazzite come me a cercarlo in ogni supermercato esistente, vi basterà entrare nella prima farmacia a tiro e con ben 1,10€ vi portate a casa una bustina da 20gr.
ed ora ingredienti:
290 gr farina integrale
290 gr zucchero integrale bio
6 uova grandi
200 ml acqua
120 ml olio semi
2 fialette di aroma d’arancia
1 bustina di lievito per dolci
8 gr cremor tartaro
2 gr sale zucchero a velo q.b.
Setaccire la farina integrale in una ciotola, e miscelarla con lo zucchero integrale (che ho prima macinato per renderlo tipo zucchero a velo) ed il sale.
Separate i tuorli dagli albumi. Miscelare i tuorli con acqua, olio, la filetta di aroma di arancia (o la buccia di un limone non trattato) e sbattere il composto con la frusta. Dopodichè aggiungere la crema ottenuta con la miscela di farina.
Montare gli albumi con la planetaria o con le fruste elettriche, e quando saranno a neve ben ferma, aggiungere il cremor tartaro e montare per un altro minuto.
Trasferire gli albumi nel composto preparato prima e mischiare delicatamente dal basso verso l’alto con una spatola, per non smontarli.
Versare il composto ottenuto nello stampo (che NON ho imburrato ed infarinato) ed infornare in forno statico a 160° per 50 minuti (fare sempre la prova stecchino).
Una volta cotto sfornarlo e metterlo a freddare capovolto sugli appositi piedini dello stampo o su una gratella se il vostro stampo è sfornito di piedini, lasciando passare l’aria. Staccare il dolce dallo stampo solo una volta freddo aiutandosi se serve con un coltello affilato.
Spolverizzare di zucchero a velo e assaporare la morbidezza.
Enjoy!
Poi se volete una versione più golosa potete spalmare una fetta con la vostra marmellata preferita
mentre se volete una versione più porca potete sempre sciogliere a bagnomaria i rimasugli dell’uovo di pasqua conservati nella scatola blu in frigo.
Golosa? Chi io?
S.
Prima degli ingredienti, un paio di dritte, lo stampo super alto di alluminio l’ho visto anche all’Auchan ed era come il mio (da 26 cm di diametro per 12 cm di altezza), senza i piedini esterni che servono per poi farlo riposare quindi a fine cottura per farlo freddare andrà poggiato al contrario su una gratella in modo tale che passi aria.
Se poi veniste assalite da dubbi esistenziali per il fatto che lo stampo abbia la parte del fondo semplicemente appoggiata su un bordino della parte laterale, senza nessun tipo di cerniera come nei nostri classici stampi da ciambellone, tranquille, anche se non so come, l’impasto non cola. Magia.
Cremor tartaro questo introvabile sconosciuto, non vi impazzite come me a cercarlo in ogni supermercato esistente, vi basterà entrare nella prima farmacia a tiro e con ben 1,10€ vi portate a casa una bustina da 20gr.
ed ora ingredienti:
290 gr farina integrale
290 gr zucchero integrale bio
6 uova grandi
200 ml acqua
120 ml olio semi
2 fialette di aroma d’arancia
1 bustina di lievito per dolci
8 gr cremor tartaro
2 gr sale zucchero a velo q.b.
Setaccire la farina integrale in una ciotola, e miscelarla con lo zucchero integrale (che ho prima macinato per renderlo tipo zucchero a velo) ed il sale.
Separate i tuorli dagli albumi. Miscelare i tuorli con acqua, olio, la filetta di aroma di arancia (o la buccia di un limone non trattato) e sbattere il composto con la frusta. Dopodichè aggiungere la crema ottenuta con la miscela di farina.
Montare gli albumi con la planetaria o con le fruste elettriche, e quando saranno a neve ben ferma, aggiungere il cremor tartaro e montare per un altro minuto.
Trasferire gli albumi nel composto preparato prima e mischiare delicatamente dal basso verso l’alto con una spatola, per non smontarli.
Versare il composto ottenuto nello stampo (che NON ho imburrato ed infarinato) ed infornare in forno statico a 160° per 50 minuti (fare sempre la prova stecchino).
Una volta cotto sfornarlo e metterlo a freddare capovolto sugli appositi piedini dello stampo o su una gratella se il vostro stampo è sfornito di piedini, lasciando passare l’aria. Staccare il dolce dallo stampo solo una volta freddo aiutandosi se serve con un coltello affilato.
Spolverizzare di zucchero a velo e assaporare la morbidezza.
Enjoy!
Poi se volete una versione più golosa potete spalmare una fetta con la vostra marmellata preferita
mentre se volete una versione più porca potete sempre sciogliere a bagnomaria i rimasugli dell’uovo di pasqua conservati nella scatola blu in frigo.
Golosa? Chi io?
S.